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generazioneP.OnAir - spazio radiofonico sugli 87.9 FM di R.O.R. - 11 marzo 2010 http://generazionep.noblogs.org/gallery/6194/generazionp11marzo.mp3 dvd "pirata" al greenwich" - campagna del ministero autogestito alle politiche giovanili - 17 marzo 2010 [generazioneP.] album foto su fb: http://www.facebook.com/album.php?aid=5112&id=100000770991803&l=9a0b4f321f di seguito il report+volantinofake da https://roma.indymedia.org/node/18827 dvd "pirata" al greenwich - campagna del ministero autogestito alle politiche giovanili [generazioneP.]
Giovedì 18 marzo 2010 - generazione P. Ieri sera, dalle 20.00 alle 21.00, fuori dal cinema greenwich (testaccio) sono state diffuse cinquanta buste, intestata "ministero autogestito delle politiche giovanili - campagna per la diffusione della cultura cinematografica", contenenti un volantino ed un dvd con masterizzati cinque lingometraggi usciti negli ultimi anni (fra gli altri, "e morì con un felafel in mano", che ci sembrava quanto mai adatto). Al termine del volantino "fake" era riportato il seguente testo: i dati cui facciamo riferimento sono reali, così come crediamo lo siano le considerazioni riportate – la iniziativa del Ministero è invece ovviamente inesistente, così come non esistono dipartimenti autogestiti (anche se ci stiamo lavorando) ….e quindi siamo costretti, con un po' di ironia, a fare da soli.... La iniziativa, che ha riscosso consenso e divertimento di tutti i presenti, voleva evidenziare diverse cose: - a fronte della mancanza di politiche sociali reali per i precari, ci organizziamo da soli con pratiche di r-esistenza quotidiana, come quella di scaricare e diffondere film - la c.d. "pirateria" è in realtà uno strumento che consente a moltissime persone lo scambio, la condivisione, lo stimolo della cultura - un dato positivo per la società e paradossalmente (come dimostrano numerose ricerche) anche per l'industria cinematografica e culturale in genere - i meccanismi di produzione, accesso, diffusione, condivisione della cultura nei "circuiti ufficiali" sono in mano a multinazionali, lobbie, politicanti - inaccessibili nei costi, di scarsa qualità, stantia ed ammuffiti - scaricare un film non può rappresenta una alternativa ad andare al cinema - al contrario, siamo convinti che vadano incentivate proeizioni aperte e che non sia accettabile il prezzo delle sale sia ormai di dieci euro, relegando l'andare al cinema ad evento "eccezionale" Sulle bozze dei volantini era riportato anche il contatto facebook "generazione P.", ovvero GenerazionePrecaria, un progetto aperto che in queste settimane sta diffondendo comunic_azioni per la metropoli. generazioneP. è un progetto in progress - per entrare in connessione e partecipare.... su fb cerca generazione P. Precaria, oppure generazionep.noblogs.org Ministero alle Politiche Giovanili dipartimento autogestito metropolitano di roma campagna 2010 per la diffusione della cultura cinematografica Dopo una attenta analisi di dati, ricerche nonchè vissuti personali, il nostro dipartimento è arrivato alla fondata conclusione che il fenomeno della c.d. “pirateria” non ha rappresentato in questi anni un elemento di contrasto alla produzione, alla industria ed alla diffusione cinematografica del paese [fra i dati interessanti a riguardo, sengnaliamo: rapporto annuale cinetel 2009, l'industria della comunicazione in italia 2009, 'Istituto di Economia dei Media della Fondazione Rosselli - relazione Karen Croxson dell'Università di Oxford alla conferenza della Royal Economic Society del 2008, rapporto the long tail of P2P commisionato dalla PRSforMusic, rapporto TNO per Governo Olandese 2009] Anzi, il circolare piu' libero e semplice di molti lungo e cortometraggi ha avvicinato, interessato, incuriosito settori ampi di pubblico, facendo riscoprire l'interesse per il linguaggio audiovisivo. A titolo di esempio, da diversi sondaggi è emerso che la visione di un film di un determinato regista – avvenuta attraverso i canali della c.d. “pirateria”, e che attraverso altri canali non sarebbe invece accaduta - ha invogliato a recarsi in un sala cinematografica per godere della nuova produzione del medesimo autore. Dalla analisi del settore avviata dal nostro dipartimento, al contrario, sono risultati come elementi di criticità per la “industria cinematografica italiana”: a) un meccanismo di produzione e diffusione legato strettamente a dinamiche di stampo lobbistico b) un meccanismo di finanziamento pubblico anch'essa influenzato da dinamiche di lobbi, con meccanismi escludenti come quello dei punteggi, scarsamente capace di dare spazio agli autori emergenti ed alle sperimentazioni c) un meccanismo di diritto di autore che limita la diffusione, la produzione libera, la circolazione della cultura d) l'elevato costo delle sale cinematografiche, spesso riconducibile a dinamiche speculative, che – specie in tempi di crisi – relega la visione di un film ad una attività di stampo sostanzialmente eccezionale e) i meccanismi della società di distribuzione che, nel corso degli anni anche in palese violazione della legislazione antitrust ed anche attraverso la acquisizione delle sale , hanno sostanzialmente ridotto a poche unità le società che controllano e determinano il mercato. A partire da tutte queste considerazioni, il nostro dipartimento ha deciso di intraprendere una campagna per la diffusione della cultura cinematografica, che si articolerà in tre particolari direzioni: diffusione del c.d. “file sharing”, anche al di fuori della attuale normativa sui diritti d'autore, con l'intento di avvicinare settori finora ancora lontani dagli strumenti della condivisione iniziative per la riduzione dei prezzi delle proiezioni nelle sale cinematografiche, affinchè il cinema, anche come momento di socializzazione e di condivisione, non sia evento eccezionale e neppure debba essere sostituito dalla visione “home video”, pirata o meno iniziativa per l'apertura di spazio di produzione, proiezione e confronto per nuove esperienze collettive cinematografiche Oggi, con la diffusione gratuita di diversi dvd contenti una selezione di lungometraggi, avviamo una delle iniziative della campagna. marzo2010-metropoli roma Generazione P. Precaria ps. i dati cui facciamo riferimento sono reali, così come crediamo lo siano le considerazioni riportate – la iniziativa del Ministero è invece ovviamente inesistente, così come non esistono dipartimenti autogestiti (anche se ci stiamo lavorando) ….e quindi siamo costretti, con un po' di ironia, a fare da soli....